CHE COSA SI PROVA A DIVENTARE MAMMA.
TIPOLOGIE DI PARTO
Ogni donna o quasi arriva al giorno in cui desidera un bambino, quindi inizia un percorso pieno
di emozioni fino ad arriv
are al momento in cui deve partorire, ma quali e quanti sono i modi per
poter dare alla luce il figlio tanto atteso?
• PARTO NATURALE
Il parto naturale è la s
pontanea espulsione del feto e della
placenta dall'utero della donna, avviene in maniera del tutto fisiologica all'incirca a 40
settimane di gestazione e possiamo riassumerlo in 4 fasi: 1) travaglio che avviene
attraverso contrazioni uterine a carattere inizialmente irregolare fino ad arrivare a una
costanza regolare, più o meno ogni 30/40 secondi, e intensità maggiore con il passare
delle ore 2) dilatazione dal momento che le contrazioni si regolarizzano inizia il
processo di rilassamento della cervice che ad ogni contrazione si allarga fino ad arrivare
alla sua completa dilatazione, spesso è di 10cm di diametro e il più delle volte porta alla
rottura delle membrane amniotiche (rottura delle acque) che però può avvenire anche
prima 3) espulsione questo processo avviene a dilatazione ultimata e può durare da un
minimo di 20/30 minuti a un massimo di 1 ora, la testa del feto è incanalata a dovere e
con l’aiuto dell’ostetrica qui iniziano le spinte di espulsione 4)la nascita tra una spinta e
l’altra il bambino mette fuori prima la testa, poi le spalle e infine il resto del corpicino,
dopo l’espulsione completa viene tagliato il cordone ombelicale e si inizia con
l’espulsione della placenta.
• PARTO INDOTTO
Il parto indotto si pratica quando il normale processo fisiologico è
compromesso o ritardato. Può avvenire prematuramente al termine nel caso di patologie
della madre o del feto, insofferenza fetale, crescita irregolare del bambino, oppure fuori
termine massimo, 40 settimane, per stimolare il travaglio. Questo intervento avviene in
varie fasi di stimolazione mediche 1) scollamento delle membrane avviene tramite
una manovra del ginecologo inserendo le dita nella cervice creando uno spazio tra
tessuto uterino e membrane amniocoriali 2) prostaglandine sintetiche possono essere
somministrate per bocca o tramite un gel vaginale, oppure attraverso un dilatatore
meccanico simile ad un catetere con all’estremità un palloncino, viene inserito nel
canale uterino dal ginecologo e viene gonfiato questo palloncino inietta do all’interno
soluzione salina, questo gonfiandosi porta a far allargare le pareti della cervice 3)
amnioressi cioè la rottura volontaria del sacco amniotico, questa tecnica è praticata
attraverso un'incisione fatta dal ginecologo con un piccolo gancio di plastica, creando la
rottura del sacco amniotico. Durante questo processo viene monitorata la paziente e
il feto per non i compere a qualche insofferenza cardiaca di una o dell’altro. 4)
ossitocina viene somministrata per via endovenosa, questa sostanza è un ormone che la
donna normalmente produce naturalmente proprio per stimolare le contrazioni e indurre
il travaglio in modo fisiologico. Anche in questo caso viene monitorato questo
processo per controllare il battito cardiaco del feto.
• PARTO CESAREO
avviene quando il processo fisiologico del parto non è possibile.
Il cesareo è un intervento chirurgico svolto dal ginecologo in sala operatoria tramite un
incisione in laparatomia, avviene per motivi di salute che impossibilitano la futura
mamma a gestire un parto fisiologico, può essere programmato anticipatamente o essere
eseguito d’urgenza
• PARTO PREMATURO
purtroppo ci sono casi in cui è necessario internenire sulla
nascita in modo prematuro eseguendo una delle modalità elencate in precedenza, si
considera parto prematuro quando accade prima delle 37 settimane di gestazione. In
uesto processo il piccolo nascituro appena espulso viene messo in terapia intensiva
precauzionalmente o per bisogno. È un tipo di parto molto rischioso soprattutto per il
feto che ha bisogno di finire ancora il suo processo di sviluppo.
Facendo una ricerca più approfondita ci sono molte altre cose da sapere a riguardo ed è
importante che chiunque sia in stato interessante si preoccupi di avere le informazioni
necessarie per trovarsi, se così si può dire, preparata ad ogni evenienza.
Mi presento, mi chiamo Emanuela e questa è la mia storia.
Sono una donna alla ricerca di una gravidanza che, per svariete problematiche, dopo anni di
disagi e preoccupazioni, ancora non è riuscita a realizzare questo grande tragurdo, diventare
mamma. Ho passato varie fasi, emotive e fisiche, mi sono affidata a medici che mi hanno
aiutata e non, ho posto le mie speranze anche nella fede.
Ad oggi sono però arrivata alla conclusione che, tra le milioni di informazioni che ho
accumulato in tutta l’esperienza, c’è una domanda che mi naviga nella testa, com’è davvero
diventare mamma, cosa si prova in quegli attimi intensi in cui si da alla luce un figlio. Così ho
iniziato a fare questa domanda alle mie amiche, ho voluto chiedere anche la versione
professionale di questa esperienza, scoprendo che non è poi così tanto una passeggiata, non si
dà la vita ad un'altra creatura e stop, ci sono tante di quelle situazioni diverse tra loro che fanno
paura e che vorrei raccontarvi. Avevo sentito dire che ogni parto è diverso da un altro ma non
immaginavo così tanto. Mi sono armata di questionario e ho esposto il mio dubbio. Sono
rimasta colpita dalle risposte che ho ottenuto, mi hanno parlato di dolori, le contrazioni Molto
forti, purtroppo ho sentito anche parlare di pianti per la paura di non farcela, di problemi Dovuti
a patologie, qualcuna ha anche dovuto far nascere il suo bambino prematuramente, altre ci
hanno messo talmente tanto che è diventato un trauma. Ho voluto sapere di questa esperienza
anche da chi sta dall’altra parte, l’ostetrica, che mi ha Spiegato il parto a livello medico, i
tracciati, le visite, la dilatazione...Tutte informazioni che ho accumulato mi hanno talmente
scioccata che mi sono sentita anche in dovere di ringraziare mia madre che ha sofferto per farmi
nascere. Tutte quelle esperienze mi hanno fatta pensare “quasi quasi mi scappa la voglia!”. Il
parto è una forte esperienza di vita, non è bello, non è facile, anche il più veloce ha mille
Sensazioni che spaventano. Però tutte o alcune finiscono per rifarlo, alcune, le più temerarie,
anche tre o più volte e io mi chiedo perché? Perché le donne portano il loro corpo a questi limiti
estremi? La risposta è li, in quegli esserini che poi ti portano tra le braccia, è in quel momento
che tutto, anche per una frazione disecondo, diventa sopportabile. Essere mamma per me
all’inizio era un percorso da prendere, sapete com’è no? Ti sposi, fai su casa e l’amore ti porta a
scegliere di fare i figli, era quel passo che sentivo di dover compiere per realizzarmi, poi ho
compreso la difficoltà del percorso di per se e fa paura, tanta paura. Ma la voglia di avere un
figlio, per quanto sia difficoltoso in tutte le sue sfaccettature, mi è venuta ancor di più perché ho
compreso che non è un traguardo, il cuore diventa talmente colmo che hai bisogno di Spezzarlo
in due per crearne uno nuovo..
Comments